In:
Deutsches Dante-Jahrbuch, Walter de Gruyter GmbH, Vol. 82, No. 1 ( 2007-12-1), p. 47-66
Kurzfassung:
I tre sogni del Purgatorio costituiscono un supplemento ai discorsi di Virgilio in quanto contengono una rivelazione divina che la razionalità pagana non può raggiungere. Per rivelare questa dimensione, bisogna andare oltre le consuete identificazioni dei personaggi onirici con le prosopopee dell’ Impero (Lucia), dell’amore lascivo (Sirena), della vita attiva e di quella contemplativa (Lia e Rachele); bisogna mettere in rilievo anche la funzione drammatica di ciascun personaggio nell’azione rappresentata. Questo vale soprattutto per la Sirena, che va identificata come oggetto del desiderio di Dante-personaggio, un oggetto che non è propriamente un bene difettivo (come vorrebbe la teoria virgiliana del peccato), ma un male, un prodotto della Caduta dell’uomo e della natura. Dante-personaggio deve imparare che la sua razionalità ed il suo volere sono caduti con Adamo, e solo nel Paradiso terrestre sarà in grado di guardare una bella donna (Matelda) senza desiderarla, nella piena consapevolezza della relazione di ciascun bene secondario con il Sommo Bene / Sommo Amore, raffigurato nel sole: »bella donna, che a’ raggi d’amore / ti scaldi« (28.42-3).
Materialart:
Online-Ressource
ISSN:
2194-4059
,
0070-444X
DOI:
10.1515/dante-2007-0105
Sprache:
Englisch
Verlag:
Walter de Gruyter GmbH
Publikationsdatum:
2007
ZDB Id:
2783191-7
ZDB Id:
1650-0
SSG:
7,30
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